GOVERNO DEL TERRITORIO

Elezioni Regionali Sardegna 2024 – Sintesi del Programma

I grossi problemi nella gestione del territorio necessitano di misure per preservare e valorizzare il patrimonio territoriale, per promuovere sia la sostenibilità ambientale che miglioramenti nella qualità della vita.

Problemi

  • Necessità di maggiore coordinamento ed organicità tra gli strumenti esistenti di gestione e governo del territorio 
  • Necessità di integrare ed aggiornare la pianificazione esistente per colmare i gap e cogliere le opportunità derivanti dalle nuove conoscenze e tecnologie 
  • Elevato consumo di suolo a fronte di un patrimonio immobiliare esistente e non utilizzato
  • I beni demaniali costituiscono ancora oggi un elemento di forte confronto col governo nazionale

Soluzioni

  • Promuovere una nuova Legge Quadro sul Governo del Territorio, per dare coerenza agli strumenti esistenti e proporne di nuovi e/o aggiornati
  • Promuovere il riuso degli immobili costruiti e non utilizzati, attraverso iniziative di rigenerazione urbana, housing sociale e spazi per il co-working
  • Promuovere una strategia per una nuova stagione nella gestione dei beni demaniali (inclusi quelli da bonificare e quelli militari) 
  • Promuovere una strategia per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio archeologico e storico

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Gli ultimi dati pubblicati da ISPRA mettono in evidenza l’aumento di consumo di suolo in Sardegna, regione che già è caratterizzata da un diffuso rischio idrogeologico.

Per questo motivo, serve una nuova Legge Quadro sul Governo del Territorio, per dare coerenza agli strumenti esistenti e proporne di nuovi (Nuova Legge Urbanistica e ultimazione e aggiornamento del PPR alla pianificazione urbana e rurale, con particolare attenzione per la valorizzazione degli usi civici) tenendo in considerazione le esigenze dei territori, ma anche le loro fragilità e i passi avanti fatti dalla conoscenza e dalla tecnica per proporre nuove soluzioni più compatibili con l’ambiente (dalle tecniche ingegneristiche soft all’efficienza energetica alla bioedilizia), col paesaggio e con le caratteristiche del territorio. L’obiettivo è quello non solo di preservare ma anche di valorizzare il patrimonio territoriale, supportando la sostenibilità ambientale, con miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale, economica e ambientale, coinvolgendo anche il privato sociale e il terzo settore.  

Per ridurre il consumo di suolo e per valorizzare il patrimonio immobiliare esistente verrà istituito un osservatorio relativo al patrimonio costruito che promuoverà strategie per il riuso degli immobili costruiti e non utilizzati, attraverso iniziative di rigenerazione urbana, housing sociale e spazi per il co-working.

Infine, sarà attuata una strategia per la gestione dei beni demaniali, aprendo una nuova stagione di interlocuzioni con Governo nazionale, in particolare per l’attivazione delle bonifiche, nei siti contaminati, e in quelli militari per i quali si vuole rinegoziare sia l’estensione che gli indennizzi.

Infine, si vuole promuovere la valorizzazione del patrimonio archeologico e storico, attraverso politiche per una distribuzione equilibrata dei fondi, incentivazione turistica agli Enti Locali, oltre ad interventi per il recupero dall’incuria di siti storico-archeologici e la conclusione degli scavi aperti e alla valorizzazione delle competenze, inclusi percorsi di formazione per le guide turistiche, e lo sviluppo e adozione di strumenti per la fruizione e la mappatura digitale.