SANITÀ E SALUTE

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Elezioni Regionali Sardegna 2024 – Sintesi del Programma

La sanità in Sardegna è in una situazione estremamente critica aggravatasi negli ultimi cinque anni, con la scelta di continuare a rincorrere parametri di efficienza che, al contrario si sono tradotti quasi sempre in una riduzione della qualità e quantità dei servizi, senza neppure raggiungere il risparmio economico.

Problemi

  • Carenza di personale sanitario sia negli ospedali che nel territorio (inclusi medici di medicina generale e pediatri) con problemi nell’assistenza primaria (inclusi i pronto soccorso) e scarsi servizi sul territorio;
  • Deficit nelle infrastrutture con scarsità di posti letto negli ospedali e nelle RSA 
  • Tempi di attesa per prestazioni specialistiche ed esami nella sanità pubblica e convenzionata troppo lunghi 
  • Uso non efficace dell’innovazione con accesso difficile a servizi sanitari digitalizzati

Noi proponiamo nuovo modello che garantisca il diritto a cure accessibili, certe, di qualità e in tempi sostenibili.

Soluzioni

  • Efficientare l’organizzazione del sistema sanitario regionale per ottimizzare le risorse 
  • Promuovere la medicina territoriale (inclusa l’assistenza psicologica) e l’innovazione digitale con la telemedicina 
  • Migliorare la sanità ospedaliera (incluso il pronto soccorso) facendo rete con i presidi territoriali 
  • Tutelare e promuovere le lavoratrici e i lavoratori della sanità
  • Integrazione tra servizi sanitari e sociali

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La sanità in Sardegna è in una situazione estremamente critica aggravatasi negli ultimi cinque anni, con il perseverare di un orientamento finalizzato alla mera efficienza dei servizi. Questo porta a rincorrere parametri di efficienza tarati su situazioni che, traducendosi quasi sempre in una riduzione di servizi per ottenere un taglio dei costi, sottovalutano l’efficacia e quindi determinano un mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità. I problemi sono numerosi:

  • La carenza di personale sanitario sia negli ospedali che nel territorio, che vuol dire una deficitaria assistenza primaria e scarsi servizi sul territorio;
  • Un deficit infrastrutturale con scarsità di posti letto nelle RSA e difficoltà nella presa in carico dei bisogni di cura nella continuità assistenziale; 
  • l’allungamento dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche ed esami nei poliambulatori ospedalieri e distrettuali; 
  • il difficile o impossibile reperimento di medici di Medicina Generale e di pediatri di libera scelta che determina l’affollamento dei Pronto Soccorso e l’insicurezza degli interventi della rete dell’emergenza-urgenza nonché la mancata assicurazione dei livelli essenziali di assistenza; 
  • l’accesso difficile a servizi sanitari digitalizzati che facilitino lo scambio di informazioni sanitarie dei pazienti. 

Pertanto si propone un nuovo modello che, ragionando su efficienza dei sistemi ed efficacia degli interventi, garantisca il diritto a cure accessibili, certe, di qualità̀ e in tempi sostenibili per un intervento di presa in carico efficace e coerente con la complessità̀ dei bisogni e la necessaria risposta, attraverso:

  • L’efficientamento dell’organizzazione del sistema sanitario regionale e la riorganizzazione del sistema sanitario regionale, attraverso: la ridefinizione delle funzioni e dei compiti dell’ARES (Azienda Regionale della Salute); l’introduzione di criteri di managerialità pubblica; l’ottimizzazione delle risorse, con un’attenzione alla riduzione degli sprechi, e un maggiore utilizzo di strumenti innovativi, quali la digitalizzazione e l’approccio “One health” che tiene in considerazione la necessità di lavorare sul tema sanitario in maniera congiunta con quello ambientale e climatico, anche investendo maggiormente nell’epidemiologia; 
  • La promozione della medicina territoriale e della telemedicina: l’organizzazione di “Reti Assistenziali di Prossimità”, quali strutture assistenziali intermedie, al fine di creare un sistema più vicino ai cittadini, in grado di intercettarne le esigenze primarie, anche con un ruolo importante riservato alla sanità digitale e alla telemedicina e un sistema che preveda un ascolto sistematico dei sindaci; l’organizzazione di “Case di Comunità”, come punto di riferimento territoriale, e il potenziamento delle cure domiciliari; l’integrazione dell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale e lo sviluppo di équipe multiprofessionali e una maggiore garanzia di continuità territoriale; la riorganizzazione della medicina di famiglia e della specialistica ambulatoriale per permettere ai medici di erogare il loro servizio in maniera più efficace, anche con uno snellimento dell’attività burocratica e amministrativa; una maggiore territorializzazione per venire incontro ai soggetti fragili, in particolare le fasce anziane e coloro che necessitano di interventi per la salute mentale, potenziando i Servizi Pubblici di Salute Mentale e garantendo i livelli essenziali di Assistenza Psicologica, con particolare attenzione nei confronti della prevenzione del disagio psicologico, soprattutto tra gli adolescenti (con leggi apposite per lo psicologo di base/di famiglia e nelle scuole); 
  • Miglioramento della sanità ospedaliera: per garantire il raggiungimento degli obiettivi di efficacia e quindi di qualità dei servizi sanitari è essenziale un nuovo Piano della Rete Ospedaliera, che metta in relazione gli ospedali di riferimento con le strutture territoriali, attraverso l’identificazione di ospedali di bassa, media ed alta intensità di cura; il potenziamento dei pronto soccorso, sia con personale sanitario qualificato che col potenziamento del servizio di elisoccorso, e dei servizi di emergenza ed urgenza, senza escludere il lavoro dei volontari;
  • Tutela e promozione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità: saranno garantiti servizi per la formazione continua e la qualificazione del Personale sanitario e l’adeguamento dell’organico sanitario, di concerto con le Università; inoltre, saranno promosse misure per la valorizzazione delle risorse umane, ad esempio riducendo il turnover e un miglior bilanciamento vita-lavoro; saranno recuperate e valorizzate le professionalità utilizzate nel periodo covid e poi abbandonate a se stesse.
  • Sviluppo dell’integrazione tra ambito sociale e sanitario: integrazione dei servizi sanitari e della riabilitazione con una rete dei servizi territoriali socio-sanitari; piani di prevenzione specifici per la salute con il potenziamento degli screening per la prevenzione e dei consultori e l’attivazione completa del Registro Tumori della Regione Sardegna (RTRS).