POLITICHE SOCIALI

PoliticheSociali

Elezioni Regionali Sardegna 2024 – Sintesi del Programma

La nostra isola, già sofferente per denatalità e spopolamento, vede crescere la povertà e le disuguaglianze tra individui e territori, con crescenti problemi di emarginazione, e una riduzione della partecipazione dei cittadini ad alla società.

Problemi

  • Crescente povertà tra gli individui e le famiglie 
  • Crescita degli ambiti di disuguaglianza, emarginazione ed esclusione sociale (anziani soli, migranti, senza tetto, disabili a basso reddito, soggetti in grave deprivazione sociale)
  • Quote crescenti della popolazione che hanno difficoltà ad accedere alle abitazioni e ad abitazioni di qualità
  • Mancanza di servizi a supporto delle famiglie, soprattutto nei piccoli centri
  • Denatalità e spopolamento

La complessità del tema sociale richiede un approccio integrato con un ripensamento delle strutture che dei vari temi si occupano e una maggiore cooperazione e coordinamento col Terzo Settore.

Soluzioni

  • Ridurre la povertà con interventi concreti per la sicurezza sociale e protezione economica 
  • Promuovere i diritti di cittadinanza e la partecipazione dei cittadini
  • Promuovere politiche abitative e di edilizia sociale diffondendo quei servizi che possono contrastare denatalità e spopolamento
  • Combattere le disuguaglianze con la giustizia sociale e la solidarietà

Per saperne di più, scarica la sintesi in formato PDF o  continua a leggere

La complessità del tema sociale richiede, al pari delle politiche sanitarie, un approccio integrato anche attraverso un ripensamento delle strutture che di esse si occupano. In questo senso, vanno le seguenti proposte:

  • Promuovere sicurezza sociale e protezione economica: interventi concreti per il sostegno economico e la lotta alla crescente povertà ed emarginazione attraverso il potenziamento della misura regionale del REIS e l’introduzione di un nuovo strumento, il Reddito di Studio, rivolto agli over 30 in disoccupazione ed emarginazione sociale; azioni di immediata efficacia per la distribuzione dei beni di prima necessità (cibo, alloggio, vestiario) e specifiche azioni per il sostegno dei migranti (valorizzando i progetti SAI Sistema Accoglienza Integrazione e la componente migrante per contrastare lo spopolamento), degli anziani soli (promuovendo l’invecchiamento attivo e la partecipazione sociale, sperimentando progetti di co-housing), i senzatetto, i disabili a basso reddito; creazione a livello territoriale di Centri servizi (Stazioni di posta) che si configurano come presidi sociali e sanitari che garantiscano l’accesso a servizi essenziali come l’assistenza sanitaria, l’istruzione e l’alloggio e garantire il reinserimento nella società dei soggetti in condizioni di grave deprivazione, attraverso il coinvolgimento del Terzo Settore;  
  • Promozione dei diritti di cittadinanza, attraverso azioni che facciano fiorire la cultura della partecipazione, attraverso la costituzione delle Consulte della Rappresentanza sociale dei cittadini. Verrà istituzionalizzata la conferenza regionale delle associazioni di rappresentanza sociale e promuovendo il ruolo del terzo settore e del volontariato attraverso misure specifiche di supporto; ridefinire le politiche giovani attraverso piani appositi di tutela di infanzia e adolescenza e di promozione dello sport, come strumento di partecipazione
  • Politiche abitative ed edilizia sociale per garantire un accesso equo e dignitoso alla casa per tutti, promuovendo la costruzione di nuovi alloggi e la riqualificazione degli esistenti (aggiornando le procedure dell’Azienda Regionale per l’Edilizia abitativa -AREA-);. aumentare gli stanziamenti per la manutenzione degli immobili incentivando la sostenibilità ambientale dell’edilizia regionale, anche attraverso le Comunità energetiche integrate; intervenire per una regolamentazione degli affitti e con forme di sostegno finanziario per i nuclei familiari a basso reddito e con disabilità o senza fissa dimore; promuovere misure per incentivare la natalità nei piccoli centri con servizi di supporto come asili nido, scuole e strutture sanitarie, con politiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare e anche con un coinvolgimento attivo delle famiglie nella vita sociale, economica e politica anche attraverso le cooperative di comunità;
  • Giustizia sociale e solidarietà per la lotta alla povertà e alle disuguaglianze, compresa quella di genere con interventi per promuovere le pari opportunità e per consentire l’inserimento delle persone con disabilità; favorire la partecipazione attiva alle iniziative della comunità, con la creazione di centri moderni di aggregazione sociale, soprattutto nei piccoli comuni, con l’aiuto del terzo settore, per aumentare la fiducia e la tolleranza reciproca e la coesione sociale; promuovere la giustizia riparativa presso gli Enti Locali.