Elezioni Regionali Sardegna 2024 – Sintesi del Programma
Il Sistema Sardegna ha evidenziato negli ultimi decenni numerose sfide che, se non affrontate, non consentiranno di realizzare efficacemente il programma.
Problemi:
- la ridotta partecipazione politica dei cittadini sardi ed il complesso rapporto con le istituzioni politiche regionali;
- la deficitaria realizzazione dell’autonomia speciale della Sardegna e i rapporti con lo Stato su temi, quali ad esempio la fiscalità e le servitù;
- le difficoltà del modello attuale del governo regionale di perseguire efficacemente gli obiettivi programmatici;
- l’inefficacia dell’odierna organizzazione amministrativa nella programmazione e attuazione dei programmi regionali, nazionali ed europei;
- il difficile coordinamento e la scarsa integrazione tra la Regione ed i vari livelli delle autonomie locali;
- i rapporti da strutturare meglio con l’Europa e l’apertura del Sistema Sardegna verso il Mediterraneo e verso il sistema globale intero.
Soluzioni:
- Elaborare una Riforma dello Statuto,
- Proporre una nuova forma di governo con una riorganizzazione e nuova governance delle strutture dell’Ente Regione, focalizzandosi su competenze, digitalizzazione e una nuova stagione delle relazioni con gli enti locali
- Proporre una nuova Legge elettorale
- Sviluppare una politica fiscale sarda e proporre una fiscalità di vantaggio
- Mettere in atto una nuova governance per la gestione delle risorse nazionali e comunitarie con una programmazione unitaria delle politiche di coesione e sviluppo;
- Stabilire un partenariato economico e sociale permanente e una valorizzazione delle reti e delle collaborazioni esterne
- Promuovere un nuovo ruolo – più incisivo e concreto – della Sardegna in Europa e nel Mediterraneo, con la creazione di figure istituzionali e uffici finalizzati a questi obiettivi
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Il Sistema Sardegna ha evidenziato negli ultimi decenni numerose sfide che, se non affrontate, non consentiranno di realizzare efficacemente il programma. Queste sfide riguardano:
- la partecipazione politica dei cittadini sardi ed il rapporto con le istituzioni politiche regionali;
- la piena realizzazione dell’autonomia speciale della Sardegna e i rapporti con lo Stato su temi, quali ad esempio la fiscalità e le servitù;
- le difficoltà del modello attuale del governo regionale di perseguire efficacemente gli obiettivi programmatici;
- l’inefficacia dell’odierna organizzazione amministrativa nella programmazione e attuazione dei programmi regionali, nazionali ed europei;
- il coordinamento e la scarsa integrazione tra la Regione ed i vari livelli delle autonomie locali;
- i rapporti con l’Europa e l’apertura del Sistema Sardegna verso il Mediterraneo e verso il sistema globale intero.
Per fare questo si propone una Riforma dello Statuto, della forma di governo (anche con una riorganizzazione e nuova governance delle strutture dell’Ente Regione, focalizzandosi su competenze, digitalizzazione e una nuova stagione delle relazioni con gli enti locali) e della rappresentanza, con una nuova Legge elettorale; lo sviluppo di una politica fiscale sarda e di una fiscalità di vantaggio; una nuova governance per la gestione delle ingenti risorse che arriveranno alla Sardegna da fondi nazionali e comunitari con una programmazione unitaria delle politiche di coesione e sviluppo, che preveda anche un rafforzamento amministrativo degli enti locali e una valutazione e misurazione integrata dei programmi e delle politiche di coesione; un partenariato economico e sociale permanente e una valorizzazione delle reti e delle collaborazioni esterne. Inoltre, si promuoverà un nuovo ruolo – più incisivo e concreto – della Sardegna in Europa e nel Mediterraneo, con la creazione di figure istituzionali e uffici finalizzati a questi obiettivi.